Non ci sono investitori, al momento, per l’Acquedotto Medievale che rischia così di finire nel dimenticatoio di un’amministrazione quasi distratta rispetto ai simboli della città capoluogo. L’Art Bonus – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – rischia di essere un fallimento. L’iniziativa è stata lanciata la scorsa consiliatura dall’allora consigliera Sara Petrone che ha seguito la vicenda fin dal primo giorno. Ad oggi, l’unica somma ricevuta è quella dell’ingegnere Gianluca Urti della Urti Re Projects srl che ha donato 5 mila euro al Comune per l’Art Bonus Archi. Nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo per verificare lo stato in cui versa l’Acquedotto ma le casse comunali pari a zero non consentono investimenti importanti, non in questo periodo almeno.