“La mia presenza qui oggi certifica che ci credo, la cosa che mi ha colpito di più è la simpatia che questa squadra esprime da fuori. I margini di miglioramento sono importanti, ho visto le ultime partite e mi sono fatto una idea ben precisa. Sono arrivato in una società nuova, mi sono immediatamente accorto che il progetto è serio. La guida tecnica è importante – prosegue Nicola – ma non si va da nessuna parte da soli”.
“Ho trovato professionisti validi, cerchiamo tutti insieme di centrare un’impresa che si chiama salvezza. Giudicare il lavoro di chi è venuto prima di me non sarebbe corretto. Posso però dire di aver trovato un gruppo che ha predisposizione al lavoro e questo è fondamentale. La classifica è chiara, non c’è molto tempo. Per ottenere il risultato c’è la consapevolezza di dover fare qualcosa di diverso. Ci siamo concentrati esclusivamente sul campo in questo giorno e mezzo.
Sulla durata del contratto (fino al 30 giugno con opzione in caso di salvezza), Nicola ha spiegato: “Il tempo è relativo alla capacità che hai di trovare la chiave giusta d’accesso, il modo giusto di stare in campo, i giusti valori. I contratti sono un segno di agiatezza, io sono qui con un contratto mentale di tre mesi perché quello è il mio obiettivo. Il resto si vedrà dopo”.
“Sono qui con un contratto mentale di 3 mesi”
“Dire ‘vogliamo salvarci’ è un concetto astratto – prosegue il tecnico – dobbiamo capire bene cosa fare per conquistare il massimo possibile, e come farlo. I calciatori li puoi conoscere, m è il contatto diretto che ti dà le vere sensazioni. Il grande lavoro si basa su questo, vogliamo trasmettere principi e idee di gioco, sapendo che ci vuole coraggio. Non a caso il nostro motto è «Macte Animo». Bisogna avere senso d’appartenenza e sapere che la responsabilità è un’opportunità e non un peso. Non parlo di sfida ma di desiderio. Tatticamente ho un’idea chiara”.