E’ quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di Sanità che accompagna il monitoraggio settimanale. Il booster previene la forma severa della malattia al 93% e l’infezione al 64%. Negli ultimi 15 giorni calano casi, ricoveri e terapie intensive.
Il tasso di mortalità (dal 24 dicembre al 23 gennaio) per i non vaccinati è di circa 19 volte più alto sui vaccinati con booster (sei decessi per 100mila abitanti) mentre i ricoveri in intensive (dal 31 dicembre al 30 gennaio0) di 20 volte maggiore per i non vaccinati su chi ha ricevuto la terza dose.
Nel prevenire il contagio, l’efficacia della dose booster si attesta al 63% nei 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, al 52% tra i 91 e 120 giorni e al 42% oltre 120 giorni. Sulla malattia severa l’efficacia è all’87% con ciclo completo da meno di 90 giorni, all’89% da 91 e 120 giorni e all’83% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.