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Effetto Covid: negli ultimi 2 anni a Salerno piccoli imprenditori nella morsa dell’usura

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Tra i molti effetti negativi prodotti a livello socio-economico dalla pandemia – e dagli errori commessi nella gestione della crisi che ne è derivata – ce n’è uno particolarmente insidioso, per quanto poco evidente: l’aumento del ricorso al prestito ad usura. La crescita di questo fenomeno criminale emerge – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online –  con forza dall’analisi del lavoro svolto nel corso degli ultimi due anni dalla sezione salernitana della Fondazione San Giuseppe Moscati, ente nato nel 1992 per in iniziativa dell’allora parroco della chiesa dell’Immacolata al Gesù nuovo di Napoli padre Massimo Rastrelli. Un osservatorio privilegiato quello della Fondazione Moscati, considerata la presenza ultraventennale nella città di Salerno. A testimoniare di come la crisi economica provocata dal Covid ed una ripresa che stenta realmente ad avviarsi abbiano inciso in profondità – ovviamente in negativo – nel tessuto socio-economico salernitano c’è un dato in particolare: per la prima volta a rivolgersi alla Fondazione Moscati nel tentativo di uscire dalla morsa dei “cravattari” non sono solo le famiglie, ma anche piccoli e medi imprenditori. Questi ultimi, soprattutto, evidenziano una più forte difficoltà di accedere al credito bancario, dunque di essere di fatto costretti a far ricorso al prestito ad usura nel tentativo di salvare le aziende e , di conseguenza, garantire sicurezza alla famiglia propria ed a quelle dei dipendenti.

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