Sono stati assolti due funzionari delle Dogane ed uno dell’Usmaf, che avevano scelto di essere giudicati con l’abbreviato, uno di questi era finito anche agli arresti domiciliari per peculato. Secondo l’accusa, quest’ultimo si sarebbe impossessato di un sacchetto di arachidi e alcuni chili di fagioli prelevati dai container. La difesa ha dimostrato che il funzionario, oggi in pensione, li aveva presi per ragioni di servizio, per sottoporli a controlli.
Anche i due dirigenti della dogana sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Uno di loro era accusato di essersi impossessato una confezione di colla, prelevata da un collega dai container durante i controlli.
L’uomo, invece, come dimostrato dalla difesa, non era in servizio in quel momento ed anzi si trovava in tribunale per una testimonianza; inoltre, la voce registrata dalla microspia negli uffici non era la sua.
Per l’altro funzionario è risultato, invece, che i mancati controlli di rispetto dei brevetti e dei sigilli di cui veniva accusato, non erano stati effettuati da lui, perché le procedure erano già state eseguite regolarmente.
Infine, ha patteggiato la pena ad un anno e dieci mesi di reclusione un altro degli indagati, dipendente di una compagnia di logistica. Altre settanta persone coinvolte, invece, saranno giudicate con rito ordinario.