Il testo del decreto, modificato dagli emendamenti, ha ottenuto la fiducia della Camera lunedì 21 febbraio, con 369 voti sì e 41 no. Dopo il voto finale a Montecitorio, l’esame passerà al Senato dove è atteso un nuovo voto di fiducia in questi giorni
CARTELLE – Il provvedimento sulle cartelle sposta al 30 aprile la possibilità per i contribuenti di fare domanda di rateizzazione delle somme non ancora pagate
Si perderà questa possibilità dopo il mancato versamento di cinque rate e non invece di dieci come previsto in precedenza
Durante il lockdown di marzo 2020 l’esecutivo aveva congelato le scadenze per i pagamenti delle cartelle esattoriali e degli accertamenti esecutivi
L’emendamento prevede quindi la possibilità di pagare in diversi momenti, fino a un massimo di 72 rate mensili, le somme dovute al Fisco, purché si inoltri domanda entro la fine di aprile
Sono ricompresi anche i carichi contenuti nei piani di pagamento dilazionati per cui è intervenuta la decadenza dal beneficio prima dell’8 marzo 2020, inizio ufficiale della pandemia
PRESTITI – Il Milleproroghe interviene anche sui prestiti alle piccole imprese, concessi con il Fondo di garanzia PMI
La scadenza del pagamento dei prestiti fino a 30mila euro garantiti dal Fondo potrà essere spostata in avanti di sei mesi. La regola si applica ai rimborsi che scattano dal 2022