Si guarda con attenzione alla data del 31 marzo. È il giorno in cui scade lo stato di emergenza. Il governo non sembra intenzionato a prorogarlo e questo significherebbe un ritorno alla gestione ordinaria della pandemia
Per quanto riguarda il Green pass si fa largo l’ipotesi di mantenerlo almeno fino al 15 giugno per salire sui mezzi di trasporto e nei luoghi al chiuso. Dunque anche a scuola e su scuolabus, treni, bus, con cui tanti studenti si spostano ogni giorno
Il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso ha chiesto la fine dell’emergenza sanitaria anche per la scuola dal prossimo 1° aprile
Questo comporterebbe la fine per la DAD per i non vaccinati, la fine delle quarantene e lo stop all’uso delle mascherine. Si tratta di richieste che dovranno però essere discusse e approvate dagli esperti, che al momento sembrano frenare su ipotesi simili
“Il Cts e il Ministero della Salute sarebbero chiamati a rivedere i protocolli per la frequenza scolastica e, come Ministero dell’Istruzione, potremmo sollecitare una normalizzazione delle attività didattiche per l’ultima parte dell’anno scolastico”, ha detto Sasso. “Niente più quarantene, niente più discriminazioni tra studenti, niente più impazzimenti per le famiglie”
Secondo il sottosegretario Sasso, “qualche misura precauzionale potrebbe rimanere anche con la fine dello stato di emergenza, sempre a tutela degli studenti e dei lavoratori della scuola. Sicuramente ci spenderemo affinché il ritorno alla normalità sia effettivo per tutti, senza distinzione in base allo stato vaccinale”
“Il mondo della scuola è inclusivo per definizione e non bisogna far pagare ai ragazzi le scelte fatte dalle famiglie di appartenenza: si rischia di creare fratture insanabili tra gli studenti, cosa che personalmente ritengo inaccettabile”, ha concluso Sasso