Il carico, al centro di un caso internazionale tra i due Paesi, è arrivato in Italia a bordo di una nave turca.
Le operazioni di scarico dureranno tra le 7 e le 15 ore. I carabinieri del Noe di Salerno, guidati dal comandante Giuseppe Capoluongo, stanno supervisionando le attività che, tra l’altro, prevedono anche la verifica di tutti i codici. In questa fase, da quanto si apprende, i rifiuti saranno stoccati in un terminal del porto di Salerno, probabilmente anche in attesa delle determinazioni da parte dell’autorità giudiziaria. In mattinata, intanto, il sindaco del Comune di Serre, Franco Mennella è stato ricevuto dal procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli.
“Durante l’incontro – si legge in una nota diffusa dal Comune di Serre – il procuratore ci ha informato che tra domani e dopodomani si pronuncerà la Suprema Corte di Cassazione che deciderà quale Procura, tra quella di Salerno e quella di Potenza, sarà competente in merito alla vicenda del rientro in Italia dei containers di rifiuti dalla Tunisia. Il procuratore ha dichiarato che non vi è alcun conflitto tra i due uffici giudiziari interessati che operano in stretta collaborazione”.
Nel corso dell’incontro è stato anche confermato che “appena i containers verranno scaricati nel porto di Salerno, gli stessi saranno sottoposti a sequestro e che non si muoveranno dal porto fino a quando la Procura non avrà deciso la destinazione definitiva degli stessi”.
Il Comune di Serre, che in mattinata ha inviato anche una diffida alla Regione Campania, ha annunciato che intende presentare “un esposto in riferimento alla illegittimità dell’individuazione del sito di stoccaggio all’interno del Comprensorio militare di Persano, poiché non si tratta più di sito di stoccaggio ma, di fatto, di discarica abusiva, quindi, incompatibile con le attività di caratterizzazione che si dovrebbero svolgere”. A Serre, nel frattempo, prosegue la mobilitazione: nel pomeriggio è stato organizzato un nuovo presidio all’ingresso sud del comprensorio militare di Persano.
(ANSA).