In termini di aumento del costo della vita. Bolzano è sul gradino più alto del podio tra le città “esose”, seguita da Piacenza e Bologna. Mentre a sorpresa Milano registra un’inflazione pari a +3,9%, sotto il 4,8% della media nazionale. E’ quanto emerge dal report sull’aumento del costo della vita stilato dall’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dei dati diffusi ieri dall’Istat. La città più virtuosa è Potenza, con una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 914 euro su base annua, seguita da Campobasso (918 euro) e, al terzo posto tra le risparmiose, Vercelli, +937 euro. Bene Milano, con un’inflazione pari a +3,9%, sotto il 4,8% della media nazionale, e con una spesa aggiuntiva in linea con quella italiana, +1.130 contro 1126 euro.
Sul fronte delle regioni, a guidare la classifica dei maggiori rincari, con un’inflazione annua a +5,7%, è la Valle d’Aosta che registra un aggravio medio a famiglia pari a 1.449 euro su base annua, 2.394 euro per una famiglia di 4 persone. Segue il Trentino, dove la crescita dei prezzi del 6% (il record per le regioni) implica un’impennata del costo della vita pari in media a 1.626 euro (primato nazionale) e a 2.329 euro per una famiglia di 4 componenti. Al terzo posto la Liguria, +5,4%, con un rincaro annuo di 1.211 e 1.998 euro. Le regioni più convenienti sono Campania (+4,9%, +982 euro in media), Basilicata (+4,6%, +918 euro) e Sardegna (+5,4% e 1.066 euro).
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