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Guerra in Ucraina, l’allarme di De Luca: “Non sarà l’ultima, ci saranno anni bui”

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Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto nella consueta diretta del venerdì pomeriggio. Il presidente della regione si è focalizzato ampiamente sulla guerra in Ucraina.

“Esprimiamo la solidarietà al popolo ucraino, ai profughi in fuga e alle famiglie che vengono sconvolte. Ci sono stati altri conflitti in Europa dopo la seconda guerra mondiale, anche cruenti come quello in Serbia ma non avevamo mai avuto un’immagine così violenta e pesante di un conflitto vero messo in campo da una grande potenza militare come la Russia”.

Come è stato possibile che esplodesse la guerra qui, nel cuore dell’Europa?

“Il problema  scatenante abbiamo visto è stato quello della volontà dell’Ucraina di aderire nell’alleanza atlantica. Questo però è stato solo il pretesto che ha avuto la Russia per scatenare questa guerra. Abbiamo sentito ripetere che ogni Paese è libero di fare le proprie scelte e di aderire alle alleanze militari che meglio crede ma la realtà è diversa. E’ un pensiero giusto e ideologico ma non sempre realizzabile”.

“Putin ha un retro pensiero che lo tormenta – entra nei dettagli De Luca – vuole ricostruire l’impero di un tempo e la Russia di oggi rappresenta un pericolo permanente. La Russia è una superpotenza militare ma in economia è poca cosa. Il problema non finirà con l’Ucraina. Quanto accaduto rompe gli equilibri in Europa e nel mondo ed apre un nuovo capitolo della storia contemporanea e se la Russia intenderà mantenere questo orientamento, questo retro pensiero, i problemi dureranno decenni”.

“Tornando al conflitto in Ucraina ora è il tempo delle azioni, dell’unità dell’Occidente ma anche dell’intelligenza politica. Paradossalmente – conclude il Governatore – più sarà forte la resistenza ucraina più la Russia sarà spinta ad usare armi di distruzione. Il quadro che si prospetta fa rabbrividire”.

Sanzioni: le conseguenze in Europa e in Italia

Da non sottovalutare le conseguenze economiche delle sanzioni che l’Ue e l’USA metteranno in atto nei confronti della Russia, poiché colpiranno anche i Paesi occidentali. “In particolare due nazioni: Italia e Germania. L’Italia, perché siamo dipendenti dal gas russo e, insieme alla Germania, siamo i Paesi che esportano tecnologie di meccanica di precisione in Russia”.

“Le sanzioni bloccheranno questi scambi commerciali. Questo cosa vuol dire? Noi non possiamo allontanarci per un attimo né della Nato né dall’Europa. Dobbiamo rimanere in un contesto di piena solidarietà con l’alleanza atlantica ma dobbiamo porre con intelligenza il problema. Se dovessimo avere l’interruzione del gas da parte della Russia dovrà esserci un meccanismo di solidarietà dai Paesi occidentali verso l’Italia e la Germania”.

 

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