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Preziosa Vaccaro, la giovane di Olevano sul Tusciano vittima della tragedia di Balvano

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Nella notte tra il 2 e il 3 marzo 1944 il treno merci 8017 entrò nella galleria delle Armi, situata tra la stazione di Balvano-Ricigliano e quella di Bella-Muro (sulla linea Battipaglia-Potenza). Il convoglio incominciò a slittare nella galleria, lunga 1.692 metri, e non riuscì più a procedere: i passeggeri morirono avvelenati a causa delle esalazioni delle due locomotive a vapore.

Il bilancio della tragedia è ancora oggi incerto e oggetto di controversia: il bollettino ufficiale attesta la presenza di 501 passeggeri, 8 militari e 7 ferrovieri morti, ma si arriva ad ipotizzarne oltre 600, tra cui Vaccaro Preziosa, di anni 16 e originaria di Olevano sul Tusciano, il fratello Alfonso Vaccaro di anni 14 e il padre Alessandro Vaccaro di anni 40.

Molte vittime tra i passeggeri non vennero riconosciute. Furono tutti allineati sulla banchina della stazione di Balvano e poi sepolti senza funerali nel cimitero del paese, in quattro fosse comuni. Gli agenti ferroviari, invece, vennero sepolti a Salerno. L’infausto evento è da considerare una delle più gravi sciagure ferroviarie sia a livello nazionale, sia a livello mondiale.

Le ricerche storiche sul tragico avvenimento sono state condotte da Michele Cicatelli, giornalista pubblicista, delegato alla Cultura del Comune di Olevano sul Tusciano, direttore della sede di Olevano del Centro Culturale Studi Storici, responsabile del Progetto nazionale “I Sacri Luoghi dell’Arcangelo Michele”, appassionato studioso di Olevano e autore di numerose monografie e articoli di carattere storico-culturale.

Il Cicatelli già nel 2014 aveva trovato nei registri parrocchiali di Santa Maria a Corte in Monticelli (fraz. di Olevano) l’Atto di Battesimo della fanciulla, che ha trascritto e pubblicato in un suo libro, dal titolo “Olevano: Scoperta, conoscenza e valorizzazione della sua storia. Attraverso i documenti”, Ed. Centro Culturale Studi Storici, 2014, pp. 72-73.

Egli ha poi dimostrato che Preziosa nacque ad Olevano sul Tusciano, nel casale di Monticello, il 24 novembre 1927 alle ore 15.00 in via Costa n° 63, da Alessandro e Immacolata Moscariello. La denuncia della nascita fu presentata dal padre il 27 novembre 1927 alle 11.05 all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Olevano sul Tusciano alla presenza di Carmine Di Cunzolo, Segretario Comunale delegato e Ufficiale dello Stato Civile.

Inoltre, dalle ricerche dello studioso è emerso che la nascita di Preziosa fu riportata anche nel registro della sig.ra Maddalena Costa (1863-1949), levatrice comunale di Olevano, e che il Sacramento del Battesimo fu amministrato il 19 gennaio 1928 dal parroco don Domenico Capodanno nella chiesa parrocchiale di Santa Maria a Corte.

In qualità di delegato alla Cultura, Michele Cicatelli ha chiesto all’Amministrazione Comunale di Olevano (protocollo n. 1514 del 23 febbraio 2022) di autorizzare la collocazione di una lapide – preferibilmente nel centro storico di Monticelli – in memoria della giovane vittima olevanese deceduta nella tragedia di Balvano. La lapide in marmo, come espresso nella richiesta, sarebbe donata dal regista Giuseppe Esposito (editore e sceneggiatore del film sulla strage di Balvano, dal titolo “Volevo solo vivere”) e da “Ciliberti Massimo Marmi e Ferro” S.R.L. senza onere alcuno per l’Amministrazione Comunale.

Questa notizia costituisce un altro prezioso tassello che si aggiunge al mosaico dell’identità storica della comunità olevanese.

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