“Tutti i punti possono valere poco, conta la somma finale. Questa prestazione vale per dimostrare che abbiamo voglia di dire la nostra, di giocarci le nostre chance, accettare l’uno contro uno a tutto campo. La dignità della Salernitana è il modo migliore di rappresentare il nostro ambiente: questo è quello che vogliono i dirigenti e la tifoseria. Tutto e subito non funziona, sappiamo che è difficile ma siamo sulla strada giusta. Con il Milan sapevamo fosse più facile prepararla, anche oggi però siamo stati bravi e abbiamo tirato fuori la nostra prestazione». Una delle cose che mi ha colpito è la maturità, la voglia del pubblico di vedere calcio. Ci stanno dando leggerezza che in questo momento non guasta. Con i ragazzi sono stato diretto e chiaro: ripetere il concetto di salvezza e di impresa non credo possa farci bene. Non dobbiamo essere obbligati alla rincorsa ma avere gusto nel sogno salvezza. Come uno scalatore, dobbiamo guardare metro dopo metro e non guardare alla vetta, continunando a lavorare come stiamo facendo».
Non siamo riusciti a tramutare la mole di lavoro in occasione da gol. Il Bologna si è difeso a cinque, tenendo bene in ampiezza il campo e con una linea compatta. Bonazzoli? Si è allenato a tratti, c’era un principio di insofferenza. Siamo un gruppo: o si accetta di far crescere e puntare su tutti o ci concentriamoci a fare la conta dei disponibili.