I costi dell’energia sono diventati insostenibili e decine di imprese rischiano che i loro conti, già molto fragili per la pandemia Covid 19, subiscano il colpo mortale definitivo. Il 3% del dispacciamento che Terna prende da ogni bolletta può e deve deve ricadere in termini di beneficio sul territorio ebolitano. L’amministrazione cittadina faccia la trattativa con Terna al massimo possibile ma non dimentichi le piccole imprese e le famiglie.
Le opere pubbliche di cui si parla, ma delle quali la città non sa nulla, faranno sicuramente bene al territorio ma prima molto prima bisogna rimettere nelle tasche di imprese e famiglie un pò di soldi. Confesercenti e Unimpresa sono compatte nella proposta.
Nelle prossime ore davanti a ogni negozio della città affiggeremo una locandina nella quale comunicheremo che il prossimo 4 marzo i commercianti avvieranno una protesta civile per aumentare l’attenzione al problema. Ogni attività commerciale spegnerà la luce dalle ore 19,00 alle 19,30 per far rendere conto a tutti quanto diventano brutte e desolate le città senza attività commerciali.
Non siamo per le barricate ma siamo convinti che siamo in una fase nella quale la città non può diventare un deserto. Sono troppe le insegne abbassate e rischiano di essere ancora di più nei prossimi mesi. Il consiglio comunale, l’amministrazione si attivi da subito per scongiurare questo rischio. Un solo 3% può essere un segnale di cambiamento e di svolta.
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