In realtà Alfredo Erra, 40 anni, è solo riuscito a ferirsi: ha abbandonato l’arma accanto al corpo esanime di Anna Borsa ed è fuggito, con un proiettile conficcato nel cranio.
Fermato dopo alcune ore in un’area di servizio autostradale, in evidente stato confusionale, l’uomo si trova ora piantonato in ospedale e domani verrà sottoposto a intervento chirurgico.
Nei suoi confronti la procura di Salerno muove accuse di omicidio premeditato, tentato omicidio (per il colpo esploso contro l’attuale compagno della sua ex, ricoverato con prognosi riservata) e porto abusivo di arma da fuoco.
Per fuggire dal luogo del delitto, Erra ha usato un’auto aziendale, poi abbandonata all’interno della ditta di autotrasporti di cui è dipendente, nella zona industriale di Salerno.
Le ricerche del fuggitivo – condotte in base a un piano attivato dal comando provinciale dei Carabinieri – hanno visto coinvolti oltre 100 uomini, unità cinofile, reparti speciali ed un elicottero.