“Che vergogna, che schifo, ma dove viviamo? Mia figlia è stata aggredita in piazza da un gruppetto di teppistelli, tra cui due bambine, così senza un motivo e soprattutto senza un briciolo di educazione. Una volta a conoscenza dell’accaduto mi sono recato subito con la mia piccola a capire di chi si trattasse e per spiegare loro che queste cose non vanno per niente bene…mi sono ritrovato a dovermi sentire parolacce con tanto di strafottenza e minacce di chiamare i propri genitori. Ha un livido sul viso per gli schiaffi presi ed un altro livido sul fianco per un calcio ricevuto. Mi ritrovo con una bambina di 10 anni che felice delle sue uscite con le amichette (da premettere che mia moglie era lì in zona come sempre trattandosi di bambine di 10 anni) adesso ha il terrore di uscire ancora. Non esiste, non permetterò mai a nessuno di limitare l’idea di vita dei miei figli…”. E’ lo sfogo, pubblicato sui social, da un padre – Maurizio De Pascale, calciatore di Eboli, dopo quanto accaduto, nella giornata di lunedì 28 febbraio, alla sua piccola figlia. in una piazza centrale della sua città.