«Siamo profondamente stanchi e sdegnati di questi comportamenti scellerati. Un famoso proverbio recita: “chi sputa in cielo in viso gli torna“. Le cattiverie, purtroppo, tornano sempre dietro, questa è la dura regola della Natura. Chi disprezza e abusa dell’ambiente prima o poi dovrà pagarne un prezzo salato. Bisogna prendere atto che chi è “abituato” a commettere queste oscenità difficilmente se ne ravvedrà».
Il Comitato chiede un cambio di direzione: “Servono maggiori controlli sul territorio, un impianto di videosorveglianza, ma anche un impianto di illuminazione, già richiesto anch’esso da fin troppo tempo. Ora è il momento di agire. Chi amministra il territorio e queste strade è avvisato, qualsiasi cosa diventa urgente se non si fa in tempo”.