Site icon Salernonotizie.it

Salerno, Claudia Pecoraro interviene sulla chiusura del Parco di via Buongiorno

Stampa
Un lucchetto chiuso. Per i cittadini e per le cittadine del Quartiere Italia, ma non per l’assessore alle politiche ambientali Massimiliano Natella.
È questa la triste fotografia che inquadra la situazione della quale, da oltre due mesi, il parco di via Buongiorno è vittima. Tuttavia, l’Assessore ha pubblicamente dichiarato che la struttura rientra nell’elenco di quelle che sono state aperte e per i quali riceve un report quotidiano.
Viene da chiedersi a questo punto se ci sia una reale conoscenza da parte dell’Amministrazione di quali siano i parchi sul territorio comunale e se venga effettuata un’eventuale verifica di quelli chiusi e di quelli aperti, ma, soprattutto, se il servizio affidato ad addetti del Comune sia svolto in maniera regolare.
Delle due l’una: o non si conosce il territorio, o l’Ente sta pagando un servizio che non viene reso, con conseguente danno erariale.

Il verde pubblico non può essere una questione di serie B per questa amministrazione, c’è bisogno di intervenire al più presto per garantire la riapertura ai cittadini e alle cittadine, ma anche di fare chiarezza sulla presunta erogazione di un servizio alla collettività.

Bambini e anziani hanno il diritto di poter usufruire del verde e delle panchine, i padroni dei cani sono ormai costretti a vedere chiusa anche l’area per lo sgambamento, sfruttando, al massimo, il perimetro esterno del parco.

Proprio per questo motivo sarò presente al presidio organizzato per sabato 5 marzo dai residenti del quartiere, per appoggiare la loro battaglia, ma anche per continuare a tenere alta l’attenzione sugli altri parchi cittadini alle prese con chiusure ingiustificate o riaperture parziali.

Con l’arrivo della primavera, infine, sarà necessario garantire l’estensione degli orari di apertura, oltre a un’adeguata manutenzione che possa permettere di usufruire realmente delle aree verdi presenti in città. Dopo tante parole, l’amministrazione comunale deve ora dimostrare che il verde pubblico non è una questione di serie B.
Exit mobile version