«Già nella serata di ieri – spiega l’onorevole Cosimo Adelizzi-, l’Unità di Crisi della Farnesina è riuscita a mettersi in contatto con le due donne. Stiamo costantemente monitorando la situazione, in attesa di trovare un modo per permettere a Viktoria e a sua mamma di lasciare l’Ucraina e tornare a Eboli, città in cui risiede con il marito e i suoi due splendidi figli. Si tratta purtroppo di un caso particolarmente difficile perché la città di Kherson è stata conquistata dalle forze russe, che controllano ogni via di entrata e di uscita. Ma il livello di attenzione su questa vicenda è altissimo e resterà massimo. Questo è possibile grazie all’enorme solidarietà degli ebolitani e alla sensibilità di tutte le testate giornalistiche, sia cartacee che online, alle quali va il mio più sincero ringraziamento per il lavoro intenso di questi giorni. Loro più di tutti infatti riescono ad accendere un riflettore su tantissime storie che, altrimenti, finirebbero inghiottite dall’orrore della guerra. Un ringraziamento particolare infine sento di doverlo rivolgere alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, storico format del servizio pubblico, che questa mattina si è recata a Eboli per raccontare la storia di Viktoria e quella della sua famiglia che non vede l’ora di poterla riabbracciare» – conclude il parlamentare ebolitano.
Nascosta in un sotterraneo in Ucraina, Eboli in apprensione per la loro concittadina Viktoria
«Già nella serata di ieri – spiega l’onorevole Cosimo Adelizzi-, l’Unità di Crisi della Farnesina è riuscita a mettersi in contatto con le due donne. Stiamo costantemente monitorando la situazione, in attesa di trovare un modo per permettere a Viktoria e a sua mamma di lasciare l’Ucraina e tornare a Eboli, città in cui risiede con il marito e i suoi due splendidi figli. Si tratta purtroppo di un caso particolarmente difficile perché la città di Kherson è stata conquistata dalle forze russe, che controllano ogni via di entrata e di uscita. Ma il livello di attenzione su questa vicenda è altissimo e resterà massimo. Questo è possibile grazie all’enorme solidarietà degli ebolitani e alla sensibilità di tutte le testate giornalistiche, sia cartacee che online, alle quali va il mio più sincero ringraziamento per il lavoro intenso di questi giorni. Loro più di tutti infatti riescono ad accendere un riflettore su tantissime storie che, altrimenti, finirebbero inghiottite dall’orrore della guerra. Un ringraziamento particolare infine sento di doverlo rivolgere alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, storico format del servizio pubblico, che questa mattina si è recata a Eboli per raccontare la storia di Viktoria e quella della sua famiglia che non vede l’ora di poterla riabbracciare» – conclude il parlamentare ebolitano.