Arrivati sette donne e tre ragazzini, la più piccola ha otto anni e il più grande dodici. Negli occhi hanno la paura per le scene a cui hanno assistito prima di partire. A Leopoli, città in cui vivono tre delle donne accolte in provincia di Napoli, ci sono file ai bancomat e c’è un continuo via vai di uomini, mezzi e armi. A Ternopil risuonano spesso le sirene per i bombardamenti. Positive al Covid, le donne sono state alloggiate con i propri bambini in un’ex Residenza per anziani dell’Asl Na3, che era stata chiusa per lavori di ristrutturazione e può ospitare fino a 32 persone. Ad accoglierle gli operatori sanitari che si prenderanno cura di loro finché non risulteranno negative.
“Come Asl forniremo a queste famiglie ogni tipo di assistenza. Aspettiamo l’arrivo di altre persone e vogliamo che sentano anche il calore dell’affetto del popolo italiano” spiega Antonio Coppola, il responsabile del programma per l’accoglienza.