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Guerra Ucraina – Russia: nuovo appello Zelensky, “resistete, vinceremo”

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Il giorno dopo avere incassato il no della Nato alla “no-fly zone” sui cieli ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto un nuovo appello alla nazione, invitando i suoi concittadini a continuare a resistere nell’undicesimo giorno dell’invasione russa. “Ogni soldato sulle linee di difesa. Ogni medico che salva vite. Ogni vigile del fuoco che spegne il fuoco. Ogni imprenditore che continua a lavorare. Decine e decine di altre professioni. Milioni di persone, che sono diventate un tutt’uno”, ha detto nel suo discorso mattutino.

50 tonnellate di aiuti a Kharkiv, pronti per evacuazione città

A Kharkiv sono arrivate 50 tonnellate di aiuti umanitari e ci si prepara a evacuare la popolazione. “Abbiamo portato 50 tonnellate di auti umanitari nella giornata del 5 marzo e siamo già pronti a evacuare decine di migliaia dei bambini, delle madri, e persone impossibilitate a muoversi, facciamo di tutto affinché i nostri difensori possano lavorare bene”, si legge sul canale telegram ufficiale della città.

Visa e Mastercard sospendono operazioni in Russia

Visa e Mastercard sospendono le operazioni in Russia: lo riferiscono due comunicati.

Biden: bene stop servizio Visa-Mastercard in Russia

Nel colloquio con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy,
il presidente degli Stati uniti, Joe Biden, ha sottolineato le azioni in corso intraprese con i suoi alleati e l’industria privata per aumentare i costi sulla Russia per la sua aggressione in Ucraina. In particolare, riferisce la Casa Bianca, “ha accolto con favore la decisione di Visa e Mastercard di sospendere il servizio in Russia”. Biden ha messo in rilievo che la sua amministrazione sta aumentando la sicurezza, l’assistenza umanitaria ed economica all’Ucraina e sta lavorando a stretto contatto con il Congresso per garantire ulteriori finanziamenti e ha ribadito la sua preoccupazione per il recente attacco russo a una centrale nucleare ucraina. Il presidente Usa ha infine lodato l’abilità e il coraggio degli operatori ucraini che hanno mantenuto i reattori in condizioni di sicurezza.

Alle 12 Mariupol sarà evacuata, in testa colonna Croce rossa

L’evacuazione a Mariupol inizierà alle ore 12. Si comunica inoltre che in testa alla colonna d’evacuazione ci sarà la Croce rossa. Lo riferisce il governatore della regione dell’amministrazione regionale militare Pavlo Kyrylenko su Facebook. I cittadini possono lasciare la città con i mezzi propri. E’ assolutamente vietato deviare dal percorso umanitario stabilito.

Mosca: distrutti aerei e sistema missili ucraini

Nelle ultime 24 ore le forze armate russe hanno distrutto otto aerei militari dell’esercito ucraino, due elicotteri Mi-8 vicino a Kiev e il sistema missilistico di difesa aerea S-300: lo ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca. Le unità dell’esercito russo hanno preso il controllo delle aree abitate di Priyutne, Zavitne-Bazhanne, Staromlynovka, Oktyabrske, Novomaiske, ha detto ancora il ministero.

Johnson ha un piano per fermare Putin, in sei punti

Boris Johnson ha un piano per fermare Putin, in sei punti,. E’ lo stesso primo ministro britannico a descriverne i dettagli in un intervento sul New York Times. Ed è una chiamata all’azione per la comunità internazionale, esortata a reagire alla “barbara e orribile” aggressione di Putin in Ucraina, perché “non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci”. Per mantenere quindi la pressone su Mosca, Johnson sostiene che i leader mondiali debbano mobilitare “una coalizione umanitaria internazionale” per l’Ucraina. Debbano sostenere Kiev “nei suoi sforzi di difesa”. Bisogna inoltre, secondo Johnson, intensificare la pressione economica sulla Russia. Quindi la comunità internazionale deve resistere la “strisciante normalizzazione” delle sue azioni in Ucraina. Altro punto è la soluzione diplomatica alla guerra che, sostiene il premier britannico, va perseguita ma soltanto con la piena partecipazione del legittimo governo ucraino. Infine l’inquilino di Downing Street sostiene che debba essere avviata rapidamente una “campagna per rafforzare la sicurezza e la resilienza” tra i Paesi Nato.

Ammiraglio Mullen: ‘con no-fly zone si rischia guerra Nato-Russia’

Con una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina “la possibilità di un conflitto tra la Russia e la Nato aumenta significativamente”. Lo spiega in un’intervista al Corriere della Sera l’ammiraglio Mike Mullen, che dal 2007 al 2011, sotto George W. Bush e poi Barack Obama, è stato il capo di stato maggiore congiunto, la carica militare di più alto rango degli Stati Uniti. “Se un aereo russo tenta di entrare” nei cieli dell’Ucraina “ti ritrovi con aerei della Nato a contatto con quelli russi e una delle regole d’ingaggio è: posso sparargli? E una volta che li abbatti, sei in una qualche versione di una guerra con la Russia. È per questo che stiamo evitando la no-fly zone. Se fossimo in guerra con la Russia potremmo metterla in piedi, ma non penso che succederà a breve”, aggiunge Mullen. “È stato e sarà sempre difficile entrare nella mente di Putin – prosegue l’ammiraglio – Ci sono tre assi dell’invasione e penso che, alla fine, come minimo, Putin controllerà Donetsk e Lugansk. Il secondo asse è il porto di Odessa e il Mar Nero, vitale per i commerci e possibile seconda area d’attacco verso nord-ovest. Il terzo asse, cruciale nella sostanza e percezione, è Kiev. Se raggiunge tutti e tre gli obiettivi, 190.000 truppe, seppur tante, non gli bastano a controllare il Paese. Il livello di resistenza è stato straordinario e ha un leader straordinario – sono stato circondato da leader per tutta la vita e Zelensky è straordinario -: questo ha cambiato il gioco e dobbiamo aiutarli”, conclude.

Interfax, “Kiev stava per costruire bomba nucleare”

Kiev era vicina alla costruzione di una bomba nucleare basata sul
plutonio: lo ha riferito una “fonte informata” all’agenzia russa Interfax. Secondo tale fonte, l’Ucraina stava lavorando alla produzione di proprie armi nucleari da oltre 20 anni. “Per più di due decenni, implementando programmi sia nel campo nucleare che in quello della missilistica, l’Ucraina si stava costantemente muovendo verso la formazione di tutte le condizioni necessarie per creare le proprie armi nucleari”, ha detto la fonte a Interfax.
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