E proprio dal prosieguo di quelle attività investigative che sono emersi gli indizi che hanno convinto gli inquirenti a chiedere e ottenere dal giudice i provvedimenti. Ai due soci – A.P.M.T. e A.D.M. – di una industria conserviera dell’ago-nocerino-sarnese sono stati notificati rispettivamente una misura cautelare agli arresti domiciliari e un divieto di dimora.
Ai loro dipendenti, inoltre, sottoposti anche a turni massacranti, anche di 43 ore continuative, sarebbero stati corrisposti 4,35 euro per ciascuna ora di lavoro.
Contestualmente è stato notificato anche un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di quasi 980mila euro che, secondo gli inquirenti, corrisponderebbe ai costi d’impresa risparmiati illegalmente attraverso le presunte condotte illecite. Sanzioni amministrative, per 275.600 euro infine, sono state comminate dalla Direzione Provinciale dell’Inps. Tra i lavoratori, che venivano tenuti sotto controllo anche attraverso i sistemi di videosorveglianza, figurano stranieri ma anche molti italiani.