Affidare l’appalto di un servizio ad una società in house vuol dire contribuire al miglioramento delle casse di una società che appartiene a noi, vuol dire incrementare l’utile di questa amministrazione, vuol dire utilizzare i nostri utili e i nostri ricavi.
Essendo una partecipata del Comune, quando è in perdita è il Comune a ripianare le perdite della società.
Non possiamo credere alla favola che i lavoratori non avrebbero diritto ad esserci all’interno delle società in house, perché ci sono strumenti come la stabilizzazione che prevedono il sub-ingresso per le persone con disagio sociale, oltre alla possibilità di creare dei requisiti all’interno del bando autorizzati e legittimati dal Codice degli appalti e dal Codice delle pubbliche amministrazioni che prevedono la possibilità di assunzioni.
Quale garanzia migliore di un’assunzione all’interno di una società del Comune si può dare a un lavoratore?
“Occorre fare una differenza, un conto è il posizionamento del sistema operato dalla gestione delle cooperative e da coloro che le gestivano che si sono andati a scontrare contro il sistema giudiziario, altro sono i lavoratori, che facevano parte delle cooperative ma non hanno colpe, anzi sono stati solo utilizzati, sfruttati, premuti come limoni nell’interesse di pochi”.