“Salerno è una città sotto sequestro”. Così la leader dell’opposizione Elisabetta Barone commenta – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – la decisione della maggioranza di lasciare l’aula al momento del voto relativo alla proposta di dieci consiglieri d’opposizione di affidare i servizi di manutenzione del verde pubblico e dei parchi comunali ad un unico gestore, di interrompere l’iter di cui al capitolato di appalto del 10 gennaio con conseguente affido temporaneo e provvisorio a soggetti che hanno i requisiti ed hanno manifestato la propria disponibilità ad eseguire le attività di cui al bando; di dare mandato agli uffici affinché predispongano tutti gli atti necessari per l’indizione di opportuno bando per l’appalto ad unico soggetto esterno della gestione dell’intero verde pubblico comprensivo della manutenzione ordinaria, la guardiania e la custodia dei parchi ed ogni altra attività inerente; di dare mandato agli uffici affinché predispongano tutti gli atti necessari per l’affidamento in house a società partecipata della gestione dell’intero verde pubblico comprensivo della manutenzione ordinaria, la guardiania e la custodia dei parchi ed ogni altra attività inerente. A ribaltare la situazione, già di per sé compromessa con animi accesi tra maggioranza e opposizione ci ha pensato il Psi: il capogruppo Filomeno Di Popolo ha infatti invitato i colleghi a far saltare il numero legale, lasciando la seduta poco prima del voto.