Nel suo interno ci sono antichi e storici edifici esposti al degrado.
Fra gli altri l’ex carcere e l’ex complesso in cui per anni ha avuto sede il rinomato Collegio Genovesi.
Che fare per il loro recupero e di altri edifici che potrebbero essere ristrutturati e resi agibili per iniziative stabili di carattere culturale, turistico, associativo.
Allo stato attuale il centro antico di Salerno è un ammasso di “fabbricati” alcuni anonimi, altri storici, che si reggono in piedi per miracolo d’equilibrio.
Il suo risanamento più volte auspicato e mai risolto testimonia il fatalismo istituzionale.
Alcune proposte per utilizzarlo al meglio aprono alla politica del irrealizzabile, altre sono futuribili.
Che fare, dunque? Basterebbe prendere esempio dal recupero dei centri storici di Cosenza, in Calabria e di Lucca, in Toscana.
Naturalmente sull’argomento devono intervenire i tecnici e non interessati urbanisti per caso o, peggio, speculatori per professione
Chi non ha la memoria corta dovrebbe ricordare che negli anni 50 fu inaugurata la Fiera Campionaria di Salerno. Perché non riesumarla e renderla viva. Gioverebbe, e non poco, all’economia di Salerno
di Enzo Todaro