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Asili Nido: in Campania impegnate solo la metà delle risorse previste dal Pnrr

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Il Ministero dell’Istruzione ha reso noto che i Comuni campani hanno impegnato per progetti relativi alla realizzazione di asili nido nel proprio territorio 119 milioni di euro, a fronte dei 328 disponibili sulla base delle previsioni del Pnrr. Per evitare che oltre 200 milioni di euro disponibili vadano persi, il ministro Bianchi ha disposto la proroga del termine di scadenza dei bandi dal 28 febbraio al 31 marzo.

Al fine di sollecitare i sindaci della provincia di Salerno a cogliere le opportunità offerte da questa specifica misura del Pnrr – in un settore un cui la Campania è storicamente carente, tanto che solo il 3,2 % dei bambini tra 0 e 3 anni frequenta un asilo nido – l’onorevole Anna Bilotti rivolge un appello agli amministratori locali salernitani. Un promemoria sulla prossima scadenza del bando e, soprattutto, un modo per ribadire la propria disponibilità a dare vita ad una filiera istituzionale per sfruttare al meglio l’opportunità offerta al territorio.

In particolare la realizzazione di nuovi asili nido è da considerare indispensabile componente di una più vasta azione di rilancio delle aree interne, colpite negli ultimi anni da una drammatica e preoccupante riduzione dei servizi essenziali, fattore che senza dubbio è una delle concause – anche nella nostra provincia – dello spopolamento di questi territori.

“È paradossale – sottolinea l’on. Bilotti – che la Regione Campania, dove meno del 10% di bambini è in condizione di accedere ai servizi per l’infanzia, non riesca a cogliere l’opportunità unica di ridurre il divario con le regioni settentrionali, dove il medesimo indicatore raggiunge anche il 40%.

Sarebbe un enorme passo in avanti anche per la propensione alla genitorialità e per l’occupazione femminile garantire nel nostro Mezzogiorno un adeguato livello essenziale di servizi, oramai riconosciuto fondamentale anche per legge. La nascita di un asilo nido pubblico in un comune, talvolta piccolo e in via di spopolamento, può rappresentare una svolta sociale di riscatto perfettamente in tema con i principi del Pnrr e dunque con la voglia di futuro di intere comunità”.

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