Più di 1 azienda su 10 (11%) in Italia cerca persone da assumere e non le trova o fa molta fatica a individuarle con le competenze necessarie. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento agli ultimi dati Istat che registrano 2 milioni e 277mila disoccupati nel quarto trimestre 2021.
Se da un lato la guerra in Ucraina frena la ripresa economica italiana e la crescita delle opportunità di lavoro per chi ne cerca uno, dall’altro – evidenzia Uecoop – le imprese registrano difficoltà comuni a diversi comparti a individuare personale con competenze tecnico pratiche adeguate alla mansioni da ricoprire, dagli educatori agli infermieri, dagli assistenti sociali agli operai agricoli, dagli specialisti in risorse umane ai professionisti di progettazione, dalle figure tecno amministrative agli addetti a vendite e marketing, fino agli autisti e al personale nel settore dei servizi di logistica e manutenzione uffici.
Le imprese cooperative italiane – sottolinea Uecoop – garantiscono il posto di lavoro a oltre 1,1 milioni di persone distribuiti su quasi 80mila realtà da nord a sud dell’Italia con una presenza trasversale su più settori produttivi e servizi, dalla logistica al turismo, dall’alimentare alla sanità, dalla scuola agli spettacoli.
I lavoratori delle cooperative – spiega Uecoop – sono concentrati soprattutto nella fascia fra i 30 e i 49 anni (58,5%), il 13,1% ha un’età compresa tra 15 e 29 anni e più di un quarto ha oltre 50 anni. Un addetto su 2 è donna – evidenzia Uecoop – mentre circa il 66% ha un diploma di scuola secondaria e più del 15% è laureato. In questo contesto – continua Uecoop – è necessario far combaciare sempre di più l’offerta e la domanda di lavoro anche con percorsi di adeguamento delle capacità professionali con il 16% delle imprese cooperative – conclude Uecoop – nell’arco del 2022 punta a organizzare corsi di formazione per i propri dipendenti.
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