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Stadio Vestuti: “brand business strategy!” di Antonio Sanges

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In tema di “business strategy”, il re-stayling dello storico impianto di piazza Casalbore, potrebbe migliorare l’indice di sportività e la cultura “aziendale sportiva” della città di Salerno. A regime, il “re-stayling” dello Stadio Vestuti aumenterebbe il Pil cittadino ed  relativa occupazione, diventando un “brand nazionale”, con maggiore attrazione turistica.

Amministrazione Comunale e Salernitana Calcio “in partnership” per sviluppare n progetto aziendale, finalizzato a rendere vincente la “mission del re-stayling” del vecchio Stadio di Salerno?

La ristrutturazione dello “storico impianto” , determinerebbe per il territorio di riferimento  “nuovi ricavi” e “fonti di reddito” derivanti da: sede del club granata e relativo store, sede di altre società sportive del territorio, museo dello sport cittadino e della storia granata, concerti, congressi, centri sportivi, organizzazione di partite di calcio di squadre  dilettantistiche e giovanili.

Grazie all’operazione “re-stayling”, i cittadini di Salerno ed i tifosi granata, potrebbero diventare “sostenitori” di un nuovo “modello aziendale”, che in tema di fenomeno sociale,  coinvolga direttamente il territorio, le istituzioni, le scuole, le associazioni di categoria.

In tema di “restayling degli stadi di interesse storico”, bisogna far riferimento alla “proposta di legge datata maggio 2020”, secondo la quale, tali impianti, potrebbero essere ristrutturati con la sola delibera dell’Amministrazione Comunale,

Il “progetto di restayling” autorizzato dalle Soprintendenze dovrà mantenere le parti esterne del precedente stadio, in grado di assicurarne la memoria storica e la tradizione architettonica.

Stadio Donato Vestuti al pari dello Stadio Renato Dall’Ara di Bologna, Ennio Tardini di Parma e Artemio Franchi di Firenze? In tema di “ricordi” bisogna rilevare che nel campionato di serie B stagione 66/67 , allo stadio Vestuti, la media spettatori dei tifosi granata, risulta essere stata pari a 7.567.

Agli ordini dell’allenatore Domenico Rosati, i calciatori della Salernitana che hanno  partecipato al campionato cadetto 66/67 risultano essere stati i seguenti:

portieri (Corrado Leardi, Lorenzo Piccoli), difensori (Enrico Alberti, Sergio Codognato, Mauro Matteucci, Giuseppe Morosi, Franco Pavoni, Franco Rosati, Silvano Scarnicci), centrocampisti (Giampaolo Cominato, Pasquale Corvino, Franco Dianti, Sandro Minto, Luciano Pacco, Armando Picciafuoco, Antonio Soncini), attaccanti (Giovanni Bolzoni, Pasquale Cavicchia, Salvatore Gualtieri, Franco Panza, Mario Sestili).

Il valore totale dei “ricavi da stadio” determinati nella stagione “de quo” risulta essere stato, pari a 102.429,05 euro, importo diviso come segue: ricavi da abbonamento (euro 60.990,97) e ricavi da vendita biglietti (euro 41.438,07).

L’ideale classifica della “media spettatori della stagione calcistica 66/67” risulta essere stata  la seguente: Genoa (11.340), Sampdoria (10.720), Palermo (9.578), Livorno (9.643), Reggina (9.278), Modena (8.371), Catania (7.772), Salernitana (7.567), Padova (7.373), Verona (6.905), Pisa (6.690), Varese (6.651), Alessandria  (6.531), Savona (6.427), Reggiana (6.007), Novara (5.569), Messina (5.395), Arezzo ( .071), Catanzaro (4.451), Potenza (3.456). (fonte stadiapostlands)

Restayling dello Stadio Vestuti: “brand business strategy”?

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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