Nel mirino, la violazione delle norme sulla trasparenza dei mercati e la possibile vendita “dopata” del carburante in un momento scandito da aumenti quotidiani causati dal conflitto in Ucraina.
I controlli di ieri non hanno rilevato anomalie, ma proseguiranno anche nel corso dei prossimi giorni, sempre con estensione delle verifiche alla corrispondenza tra prezzi comunicati e prezzi realmente praticati al consumatore finale.