Dalla pasta allo zucchero, dalla farina al pane, fino alle verdure e alla frutta. Ma perché? La prima spiegazione è collegata allo sciopero degli autotrasportatori di Trasportounito, che hanno proclamato per lunedì14 marzo un’agitazione per tutta la giornata dopo che il prezzo della benzina ha superato i 2,2 euro al litro.
Ci sono due conseguenze dell’impennata della benzina: la prima è l’idea (ingiustificata) da parte dei cittadini che lo sciopero degli autostrasportatori possa protrarsi ad oltranza e questo sì, provocherebbe problemi con le scorte dei beni.
Questa eventualità, tuttavia, viene esclusa dagli stessi sindacati. Tra l’altro la mobilitazione potrebbe anche saltare, se il governo offrisse risposte convincenti nelle prossime ore.
La seconda conseguenza riguarda il costo dei prodotti, che potrebbe aumentare proprio in virtù dei nuovi prezzi della benzina. In questo senso molti cittadini hanno preferito acquistare prima di un possibile cambiamento verso l’alto dei prezzi.
Allarme giustificato o meno, tuttavia, nelle scorse ore un tam tam sui social ha causato file alle casse e affollamento in moltissimi supermercati di Roma. “Nei nostri depositi abbiamo la disponibilita’ di merci e quindi non ci sono problemi di approvvigionamento”, rassicurano molti direttori di Supermercati di Salerno e provincia