Il gestore della struttura ricettiva ospitante si impegna a rendere disponibile la struttura “per l’intero arco della giornata (h24), sette giorni su sette, su richiesta anche per le vie brevi ove sussistano posti disponibili nella propria struttura”.
I profughi potranno scegliere la formula pernottamento e pensione completa, rimborsata dalla Regione a una tariffa massima di 60 euro pro-capite al giorno, cui vanno aggiunte le tassa di soggiorno e l’Iva, oppure quella di pernottamento e prima colazione, con tariffa di 35 euro pro-capite al giorno, cui aggiungere tassa soggiorno e Iva.
Se il listino della struttura ricettiva vigente al momento dell’ospitalità prevede prezzi inferiori, vengono applicati questi ultimi. Riduzione del 50% per bambini di età inferiore a 10 anni.
L’alloggio (camere singole, doppie, triple, appartamenti, residence, case mobili e/o altre strutture ricettive) deve essere provvisto di servizi igienici e dotato di Wi-Fi, Tv, riscaldamento/raffrescamento, acqua calda/fredda, con ordinari servizi di pulizia ed igiene, in base alle specifiche disposizioni vigenti per la categoria ricettiva di appartenenza.
Il gestore della struttura ricettiva ospitante, che deve avere almeno due stelle, alla fine di ogni mese, “in relazione alle effettive presenze rilevate nel corso del mese stesso, emette fattura elettronica”.