Dopo due anni di pandemia, il corteo dell’orgoglio lgbt+ tornerà ad attraversare la città. Anche se, comunque, durante la crisi sanitaria, gli organizzatori e le organizzatrici del Pride napoletano – unico in Italia – non hanno mai smesso di raccogliere la comunità e la cittadinanza attorno alle sue istanze di libertà, eguaglianza e fratellanza.
I temi centrali di quest’anno saranno il matrimonio egualitario, lo ius soli e la legge contro l’omotranslesbofobia. Ed ovviamente sarà un Pride nel nome della Pace.
Un Pride, quello napoletano, che sin dalla sua prima edizione (nel 1996) ha visto sempre la partecipazione del Primo cittadino: così come avvenuto negli ultimi dieci anni, anche per il primo Pride dell’amministrazione Manfredi, le associazioni promotrici hanno chiesto al Comune di Napoli di co-organizzare l’evento.
Inoltre, quest’anno, l’organizzazione dell’evento sarà legata a doppio filo a quella del Vesuvio Pride che si svolgerà, nell’area metropolitana, a Torre Annunziata, il prossimo 4 giugno.
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