L’Ente per lo Sviluppo sostenibile dell’Arcipelago di San Andrés (CORALINA), ha “deplorato lo sfortunato caso in cui una persona di nazionalità italiana è morta a causa del morso di squalo nell’area vicina a Pox Hole, popolarmente conosciuta come la Piscinita”. In un comunicato l’organismo precisa che, dopo avere appreso l’accaduto attraverso i social network, ha “disposto immediatamente una operazione congiunta con la Marina militare, la Guardia costiera, la polizia nazionale e il ministero dell’Agricoltura e della Pesca.
Da parte sua il Segretariato per il turismo di San Andrés ha comunicato ai media alcune generalità della vittima italiana, omettendo il cognome, confondendolo erroneamente o a proposito con la città di origine, Roseto degli Abruzzi (Te).
Nella nota si comunicava il nome (Antonio), il cognome confuso con la città, l’età (56 anni), la data di nascita (30/03/1966) e la nazionalità (italiana). Commentando l’incidente CORALINA ricorda che “grazie a 14 anni di totale protezione dell’ambiente marino della zona, la popolazione di squali è cresciuta fino a diventare, secondo recenti ricerche scientifiche, la seconda per importanza del mondo”.
“In base ai video che circolano sui social – si dice poi – è stato possibile identificare che nella zona dell’incidente mortale si trovavano due grandi squali tigre (Galeocerdo cuvier), la cui identificazione è stata confermata da esperti a livello nazionale”. L’ente ha poi sottolineato di avere appreso che “a quanto pare un residente del settore aveva avvertito della presenza di squali in acqua e ha raccomandato di non immergersi, ma non è stato ascoltato”.