E in Germania? I tedeschi non respirano un’aria migliore e si parla di sesta ondata: il Robert Koch Institut segnala 297.845 nuovi casi di Covid-19 confermati in laboratorio (dati del 17 marzo), 226 nuovi decessi e +2.097 nuovi ricoveri.
Allarme anche in Italia
Se l’Europa trema, l’Italia non sta ferma. A lanciare continui allarmi contro i cali di attenzione sul virus è proprio Nino Cartabellotta, presidente Gimbe (associazione Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze) che avverte: “Il ‘bizzarro’ aumento di casi entro fine marzo potrebbe arrivare a 120-150 mila al giorno”.
Intanto, dall’ultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS CoV-2, condotta dall’Iss, è emerso che in Italia la variante Omicron resta quella predominante, con una prevalenza stimata del 99,86%. Osservando le due sottovarianti, “il lignaggio BA.2 ha una prevalenza del 44,07% e il BA.1 risulta ancora il più frequente con il 55,78% di prevalenza”.
Fonte romait.it