Attesa la tipologia di lavorazione condotta nell’opificio in questione, è altamente probabile che i materiali oggetto di incendio siano costituiti da imballaggi in plastica (HDPE – Polietilene ad Alta Densità) e pedane in legno.
I tecnici Arpac – Dipartimento Provinciale di Salerno, prontamente intervenuti d’intesa con i Vigili del Fuoco, hanno preliminarmente provveduto ad una attenta ricognizione dello stato dei luoghi, tendente a verificare la natura dei materiali assoggettati all’incendio, le modalità costruttive dell’edificio coinvolto, nonché il contesto antropico e ambientale in cui lo stesso è ubicato (area agricola con impianti serricoli e case sparse, la più vicina a circa 200 metri).
È in corso il monitoraggio di un set di inquinanti atmosferici potenzialmente dispersi nel corso dell’evento, con due campionatori posizionati nei pressi del sito interessato dall’incendio:
- un campionatore per la determinazione di polveri sottili, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (IPA);
- un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani aerodispersi.
Frattanto una prima valutazione dei dati grezzi provenienti dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria che operano continuativamente nel corso dell’anno, e in particolare quelli acquisiti dalla vicina stazione fissa di Battipaglia Parco Fiume e da quella che si trova presso lo Stir di Battipaglia, limitatamente ai parametri monitorati, non evidenzia variazioni significative che siano riconducibili all’incendio.
A ulteriore integrazione dei dati delle stazioni fisse e della strumentazione installata, valutata la possibilità logistica, è stato installato un laboratorio mobile per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio e verificare che i livelli di concentrazione delle varie sostanze a cui sono esposti i cittadini, monitorati secondo la normativa vigente, rientrino entro i limiti di legge.
Nei prossimi giorni, inoltre, si provvederà al campionamento dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio, per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione.