Si tratta di ben tremila casi in più rispetto alla settimana precedente per una crescita della curva pari al 49%. Andando a ritroso, il peggioramento è ancora più evidente: 4mila e 500 circa nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo. La metà, circa, del numero dei contagi degli ultimi sette giorni. La situazione epidemiologica, quindi, sta peggiorando in termini di nuove positività. Nei reparti di terapia intensiva, però, non si registrano particolari criticità ed i numeri rimangono stabili.
L’andamento della curva nel salernitano rispecchia quella dei casi su tutto il territorio nazionale. Secondo il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che monitora la situazione, fornendo un report settimanale, sarebbe ancora troppo presto per parlare di quinta ondata, anche se è evidente che non si tratta di un “rimbalzo” rispetto all’ultima fase. Il suo suggerimento, che trova d’accordo anche Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, è di non affrettarsi con l’abolizione della mascherina al chiuso, finchè i contagi continuano a rimanere così alti. Per loro è una follia eliminare il dispositivo di protezione individuale a partire dal primo maggio.