L’Udinese si appella al Coni: il club friulano ha deciso di ricorrere al Collegio di Garanzia, portando la battaglia legale-sportiva al massimo grado di giudizio. Una doppia battaglia dell’Udinese che ha deciso di fare ricorso anche contro la decisione di omologare il risultato della partita persa lo scorso 9 gennaio con l’Atalanta, quando gli orobici si imposero per 6-2 alla Dacia Arena.
Doppio ricorso dell’Udinese
Il club friulano aveva tempo fino al 25 marzo per appellarsi al Collegio di Garanzia del Coni in merito alla decisione di far disputare la partita con la Salernitana, in programma il 21 dicembre e non giocata per l’elevato numero di casi di Covid nel gruppo squadra della formazione granata. Dopo l’iniziale vittoria a tavolino ed il -1 alla Salernitana del Giudice Sportivo, il CSA aveva ribaltato il giudizio. L’Udinese, quasi sul gong, ha deciso di giocarsi l’ultima carta.
Un ricorso che, in caso di parere favorevole alla Salernitana, farebbe slittare ulteriormente la data di disputa della partita (orientativamente tra fine aprile ed inizio maggio). Uno slittamento che potrebbe in qualche modo agevolare la formazione campana, già chiamata ad affrontare due trasferte consecutive a metà aprile (Roma e Sampdoria).
Anche il Venezia potrebbe seguire la stessa strada
Stesso percorso potrebbe essere intrapreso dai lagunari che, a partire dal 18 marzo, avranno un mese di tempo per rivolgersi al Collegio di Garanzia. Tutto ciò allunga e non poco i tempi e le date del possibile recupero degli incontri che hanno un peso non indifferente sulla corsa salvezza della Salernitana e non solo.
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