La Russia potrebbe usare la bomba atomica. La minaccia nucleare è tornata in Occidente, a più di trent’anni dalla fine della guerra fredda. Dall’inizio della guerra in Ucraina, Mosca ha lasciato intendere più volte di essere disposta a tutto per portare a termine quella che viene chiamata “operazione militare speciale”. E guai alla Nato se dovesse decidere di intervenire, ci sarebbero conseguenze mai provate prima. Insomma, il riferimento di Vladimir Putin è stato esplicitato più volte. Che poi questo si possa concretizzare realmente o meno è tutto da vedere, ma i russi stanno continuando a ricorrere alla minaccia nucleare come non accadeva da molto tempo.
Arma reale o strumento di trattativa, anche l’ex primo ministro russo – oggi vicesegretario del Consiglio di sicurezza – Dmitry Medvedev è tornato a parlare della bomba atomica e dei casi in cui la Russia potrebbe utilizzarla. Secondo quanto riporta la Pravda Ucraina, citando l’agenzia di propaganda russa Rbc, Medvedev avrebbe detto che ci sono quattro casi in cui Mosca potrebbe decidere di utilizzare armi nucleari: se il suo territorio venisse direttamente colpito da armi atomiche; se queste fossero usate contro i suoi alleati; di fronte a un’invasione delle infrastrutture critiche, a seguito della quale le forze di deterrenza nucleare russe sarebbero paralizzate; in caso di un atto di aggressione contro la Russia o i suoi alleati, a seguito del quale l’esistenza del Paese fosse minacciata.
È tornato a parlare anche il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, scomparso per giorni, in un comunicato rilanciato da Interfax: “Le priorità sono armi a lungo raggio guidate di precisione, hardware per l’aviazione e mantenere la prontezza al combattimento delle forze nucleari strategiche”. Il ministro, tra l’altro, è una delle tre persone che in Russia possiede i codici della bomba atomica.
fonte www.fanpage.it