Ai bambini e ragazzi, tra i 3 e i 15 anni, fuggiti dalle zone dell’Ucraina martoriate dalla guerra scaturita dall’invasione militare russa, il primo cittadino ha rivolto un sorriso e donato giocattoli e materiale didattico per permettere loro una più semplice integrazione sociale sul nostro territorio.
“È stato un momento emozionante, ho potuto scambiare con i piccoli qualche parola ma soprattutto capire dal responsabile della Caritas Diocesana Don Enzo Di Nardi e dai volontari, Katya, Anna e Luciano, quali siano le esigenze più importanti per queste persone.
È difficile farle sentire come a casa, ma dobbiamo provarci nel segno dell’accoglienza, della solidarietà e dell’integrazione che da sempre contraddistinguono la nostra comunità e l’operato dell’Amministrazione che mi onoro di guidare”.
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