“Negli occhi dei ragazzi ho rivisto la stessa passione per il cinema che avevo da bambina. C’è talmente tanto affetto qui che avverto il privilegio di essere un’attrice”. Sono le parole con cui Jessica Chastain, giffoner doc, ha ricambiato il caloroso abbraccio dei giurati di Giffoni nel 2013. Oggi, con lo stesso entusiasmo di 9 anni fa, la ritroviamo vincitrice del suo primo Premio Oscar come migliore attrice protagonista per la sua performance in GLI OCCHI DI TAMMY FAYE di Michael Showalter.
Una standing ovation ha accolto la notizia e grande è stata la gioia dei giffoner che l’hanno incontrata al festival. L’interprete californiana, già candidata nel 2012 fra le attrici non protagoniste per The Help e nel 2013 fra i personaggi principali di Zero Dark Thirty, ha ritirato a Giffoni l’Experience Award.
“A casa porterò tutta l’energia che mi avete donato. La vostra calorosa accoglienza mi ha toccato il cuore”, aveva detto ai giurati che, noncuranti della pioggia, attendevano il suo arrivo all’esterno della Cittadella del Cinema .
“Recitare è l’opportunità di provare a essere un’altra persona. Vedo ogni ruolo come la possibilità di mettermi nei panni degli altri – aveva raccontato – non ho un personaggio preferito, non posso dire di identificarmi a pieno in nessuno di quelli che ho interpretato. Ciascuno di loro richiede che io tiri fuori una caratteristica che poi resta indelebilmente in me”.
Il tema del 2013 era Forever Young e tra le tante domande non poteva mancare una riflessione: “Come fare per restare forever young?”, le aveva chiesto una ragazza tra il pubblico. “Qui con me c’è mia nonna – aveva spiegato l’attrice – lei saprebbe sicuramente svelarci il modo per restare giovani. Come direbbe lei: il segreto è ridere e amare sempre”.
Il direttore Claudio Gubitosi, a nome anche di tutto il team, ha inviato a Jessica le congratulazioni e l’invito a ritornare nella “sua” Giffoni.
dov’è la connessione tra la partecipazione al Giffoni e l’Oscar?