Si accomodò in poltrona e d iniziò a vedere il film. Dopo un pò di tempo prese una caramella dal bracciolo della sua poltrona e se la gustò perbene.
Mentre si accorse che il suo vicino fece la stessa cosa. Lì per lì rimase un pò infastidito ma poi lasciò perdere.
Così dopo un pò rifece il gesto di prendere una caramella ..ed il suo vicino ripeté quel gesto.
Passato un pò di tempo il suo vicino ne prese un ‘altra e poi un’altra ancora fino a quasi consumarle tutte. Rimase una caramella ..ed il suo vicino che fece?
La prese, la spezzò e gliene dette una metà. Stizzito ed innervosito si alzò e cambiò posto sentendosi indignato, Avrebbe voluto cantargliele di santa ragione, ma un pò per non disturbare la sala, un pò per evitare discussioni, stizzito ed innervosito si alzò e cambiò posto sentendosi indignato
Appena seduto si mise le mani in tasca e trovò il pacchetto di caramelle intatto.
Provò allora una enorme vergogna, comprendendo solo allora che il pacchetto di caramelle, uguale al suo, era di quell’uomo che gli era seduto accanto, che però l’ aveva diviso , senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lui che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferito nell’orgoglio.
Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato le caramelle di un altro senza saperlo?
Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, bisogna riflettere attentamente.
Le cose, molto spesso non sono come sembrano e nella vita, alcune cose fatte, poi non si recuperano E PEGGIO ANCORA, PER CHI SE NE ASSUME IL CATTIVO PENSIERO!
di Claudio Tortora