Gli accertamenti contabili svolti dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Salerno e diretti, dai pubblici ministeri finanziari, Davide Vitale e Michele Ferrante, sono originati da precedenti indagini di polizia giudiziaria, nel cui ambito erano state accertate ipotesi delittuose afferenti ad un’appropriazione indebita di fondi di pertinenza della Provincia di Salerno, posta in essere mediante la duplicazione di mandati di pagamento relativi a lavori appaltati, conclusi e già pagati ovvero attraverso la produzione di mandati di pagamento facenti riferimento a causali giustificative per l’esecuzione di lavori pubblici totalmente inesistenti. Tali importi venivano liquidati, in denaro contante, da due dipendenti dell’istituto di credito in quel periodo incaricato dell’attività di tesoreria dell’ente provinciale, in favore di un imprenditore, il quale, a sua volta, procedeva ad una successiva suddivisione dei proventi illeciti tra i compartecipi all’accordo delittuoso.
Sulla base delle descritte evidenze investigative, oltre alle responsabilità a carico dei pubblici ufficiali, specifici addebiti sono stati mossi anche alla banca tesoriere, in considerazione del ruolo qualificato dei soggetti della propria organizzazione, i quali hanno, con lampante coscienza e volontà, reso possibile l’esborso di denaro. Pertanto, l’istituto di credito coinvolto sarà chiamato a rispondere, in via sussidiaria, anche dell’intero importo contestato.
L’attività odierna s’inquadra nel più ampio rapporto di collaborazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno con la Procura Regionale della Corte dei Conti di Napoli e costituisce il tangibile e sinergico impegno istituzionale a presidio del corretto impiego delle risorse dello Stato ed a contrasto degli sprechi e delle inefficienze nell’impiego delle preziose risorse pubbliche.
Li avete licenziati, o sono stati promossi?
Tutto il papiro e neanche dite i nomi dei dirigenti e funzionari. Codardi
Poi dicono che non è vero che le ploghe sguanano le arruffe
Non vi bastava il vostro già lauto stipendio?!
Indegni!!!
Il problema poi è il reddito di cittadinanza
Ottimo.
Senza giudicare nessuno prima del processo, è quanto meno singolare che tre dipendenti pubblici posseggano beni per oltre 6 milioni di Euro…