“Vogliamo sempre vincere: produrre il massimo per ottenere il massimo deve essere il nostro mantra. Non credo a scorciatoie, dobbiamo metterci del nostro. Abbiamo lavorato al meglio con chi c’era, abbiamo avuto qualche problemino con alcuni calciatori reduci da impegni in Nazionale (Kastanos non convocato, assente già Mousset)”. Il limite della Salernitana è la fase difensiva: vale per i gol incassati e per le occasioni concesse agli avversari. All’emorragia nella propria area di rigore non è riuscito ancora a porre rimedio l’allenatore Davide Nicola. Adesso bisogna cercare alternative. Nicola pensa a Radovanovic tra Gyomber e Fazio. “E’ diversa la mentalità con la quale la squadra cerca i presupposti per vincere le gare. Le partite non si vince per fare solo una fase ma con l’equilibrio tra le fasi. Ci siamo concentrati molto sulla proposizione e produzione di gioco. Tutto ciò non ci ha permesso di raggiungere ancora equilibrio ma credo che la squadra abbia raccolto un po’ meno rispetto a quanto meritasse”.
“Questa partita arriva a puntino. Sarà una gara tostissima. Dobbiamo farci trovare pronti e velocizzare le transizioni tra fase difensiva e offensiva”. Sabatini ha detto che se non si dovesse battere il Torino, il suo 7% di chance salvezza diventerebbe 4%. Si cambia modulo? “Non vi parla di percentuali perché a noi non serve fare questo tipo di discorso. Ci occorre invece essere coscienti e consapevoli che ogni partita assuma il massimo della posta in palio e avere questa consapevolezza genere nuovo entusiasmo. E’ chiaro che dipenderà anche dagli altri ma vedendoli e vivendoli – ne parlavo con Padre Roberto, il nostro assistente spirituale – mi importa che i ragazzi sappiano che tutto si può fare. Dare loro il dentro o fuori serve a poco. Riuscire a prendere tutta la posta in palio significherebbe avere una supercompensazione emotiva. Il modulo? Quasi mai, se ci fate caso, siamo partiti con lo stesso atteggiamento in campo. Noi giochiamo sempre per essere aggressivi. Radovanovic per intelligenza tattica può giocare in tutti i ruoli. Di sicuro domani giocheranno Gyomber e Fazio, Radovanovic ed Ederson, Djuric in avanti”. Sarà il compleanno del presidente “e vogliamo dargli una soddisfazione”. Le condizioni meteo incideranno? “E’ positivo che Lassana Coulibaly non abbia partecipato ad impegni. Mamadou, invece, si è infortunato. Sono convinto che abbiamo un ottimo centrocampo e in questo momento ho avuto modo di vedere meglio all’opera Bohinen. Non è uno sciocco nella interpretazione e occupazione degli spazi. Può giocare in tutti i ruoli. In questa partita occorreranno tutte le caratteristiche: intensità di corsa e velocità di pensiero. Non è detto che Bohinen non abbia una chance già domani”. Belotti è stato pungolato da Juric: “Ha detto che Belotti fa il partitione solo in casa. Questo è il suo modo di caricare, questa è l’esatta dimensione di quello che ci aspetta. Proprio perché conosco il Torino, dico che è la partita più tosta da affrontare, se non ci caliamo in questa dimensione”. Su Strandberg e Ribery: “Il difensore quando sono arrivato era fuori lista. Vedremo come sta, non credo che in questa fase ci saranno stravolgimenti. Ribéry sta molto meglio e tornerà utile in questa fase Verdi seconda punta? Tutti gli attaccanti che abbiamo possono farlo, compreso Mikael, tranne Djuric. La forza in spiaggia è stata una scelta, unico modo per allenarla con più costanza”.