La società cara al presidente Manzo ha infatti aderito immediatamente all’iniziativa nazionale di aprire le porte della propria casa per due giorni, ma non solo: “La mission principale della nostra associazione sportiva – dichiara il presidente Roberto Manzo – è da sempre quella di accogliere tutti, senza discriminazione alcuna, dando a chiunque la possibilità di sentirsi parte di una grande famiglia, la nostra.
Per queste ragioni abbiamo aderito volentieri alla due giorni di Open Day promossa dalla FIR e per questo, oltre alle numerose iniziative che abbiamo da sempre in campo per l’integrazione di giovani in difficoltà, abbiamo aperto le porte a chiunque provenga da una situazione drammatica come quella attualmente in essere in Ucraina. Noi siamo e saremo sempre pronti ad accogliere chiunque abbia bisogno, casa nostra è casa di tutti”.
Ovviamente presente alla due giorni, come di consueto, la responsabile tecnica del minirugby Silvia Gaudino, ex capitano della nazionale italiana di rugby e motore costante della promozione sportiva sul territorio. Insieme a lei, numerosi tecnici e atleti dell’Arechi Rugby saranno pronti ad accogliere i neofiti e i curiosi secondo questo schema: il 9 aprile, alle ore 16, il “Vestuti” sarà a disposizione di tutti i nati dal 2011 al 2018; il 10 aprile, alle ore 11, toccherà ai nati dal 2007 al 2010.
“Occasione da non perdere – commenta Silvia Gaudino – perché i bambini hanno bisogno di capire, imparare e provare. Alleniamo da sempre con la convinzione che ogni bambino o bambina non potrà mai giudicare uno sport se non provandolo. Siamo aperti alla multidisciplinarità e vogliamo che tutti possano uscire dal campo stanchi e sorridenti, divertiti e desiderosi di tornare a divertirsi con i propri compagni di squadra. Trasmetteremo questi stessi valori a chiunque parteciperà anche solo per pochi minuti alla due giorni o ai nostri allenamenti. Chiunque vorrà partecipare sarà da subito parte di una bellissima festa in famiglia”.
- Appuntamento quindi a sabato 9 e domenica 10 aprile al “Vestuti”: il rugby è per tutti.