Cambiare i paradigmi culturali tra le persone, provando a eliminare le differenze sociali e a fornire concrete opportunità lavorative a ragazzi disabili. E’ lo scopo dell’Associazione ‘Più’, presentata presso il Teatro della Fondazione Antoniano ad Ercolano.
Il progetto pilota dell’Associazione ‘Più’, che sarà realizzato insieme alla Fondazione Antoniano, prevede attività di formazione, orientamento e inserimento nelle aziende di ragazzi disabili e con sindrome di down. All’iniziativa aderiscono prestigiose imprese Campane, molte associate all’Unione Industriali Napoli: Rdr, Alilauro, Selda Service, Varriale rappresentanze, Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti (SSIP) e l’Unione industriali Napoli.
Altre imprese si aggiungeranno nelle prossime settimane: sono già in corso, infatti, contatti per nuove adesioni.
Previsto un doppio percorso formativo dei ragazzi con un momento iniziale di lezioni e attività ad hoc svolte da imprenditori e manager di aziende: sei ragazzi con disabilità e sindrome di down costituiranno la prima classe di persone, ciascuno dei quali da inserire nel tessuto lavorativo di altrettante aziende, attraverso un tirocinio formativo di sei mesi. Altre quattro aziende sono già in lista d’attesa per il prossimo corso di formazione.
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Alla presentazione del progetto, organizzata dall’Associazione Più, Unione Industriali di Napoli, Gruppo Giovani Imprenditori di Napoli e Fondazione Antoniano, hanno partecipato la Presidente e fondatrice dell’Associazione Più Carla Recupito, il Direttore Generale di Unione Industriali Napoli Francesco Benucci, il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unione Industriali Napoli Alessandro Di Ruocco, il Direttore Sanitario della Fondazione Antoniano Goffredo Scuccimarra, il Sociologo responsabile del semiconvitto della Fondazione Antoniano Roberto Velotti, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese, il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo e l’imprenditrice Valentina De Ponte, che ha moderato l’incontro.
“Questo progetto – spiega il presidente Alessandro Di Ruocco – rappresenta una grande occasione per tutti, aziende e ragazzi disabili. E’ una opportunità in termini di umanità e all’insegna della sostenibilità, intesa in senso generale e dunque sia sociale che di competitività.
E pone il giusto accento anche sull’importanza delle imprese benefit, quelle cioè che oltre al profitto, necessario per la sopravvivenza dell’azienda, si pongono l’altrettanto essensiale obiettivo della sostenibilità ambientale e sociale, e del bene comune”.
“Questa associazione – spiega la presidente e fondatrice dell’associazione Carla Recupito – vuole sovvertire i paradigmi culturali tra le persone, provando ad eliminare le differenze sociali.
C’è dietro l’anima profonda di tutti coloro che ci stanno sostenendo e, soprattutto, di imprenditori entusiasti di accogliere questi ragazzi che rappresentano un valore aggiunto. Vorremmo anche contrastare il luogo comune che gli imprenditori abusano della legge per la disabilità, che non siano flessibili nell’inclusione dei diversamente abili. Non è vero, ci sono molti imprenditori virtuosi che sono consapevoli del valore di questi ragazzi.”
L’assessore Trapanese dichiara “Sono grato alla associazione per aver intrapreso un progetto così importante, che garantisce integrazione ed opportunità lavorativa per persone con la sindrome di down sono queste le eccellenze A cui il welfare deve puntare”
“L’esperienza lavorativa e’ essenziale perché la persona con disabilità possa realizzare la concreta inclusione e strutturare la propria identità personale” racconta il Direttore Scuccimarra.
Presente all’incontro, per la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti (SSIP), Serena Iossa che afferma: “Aderiamo con entusiasmo al progetto: questi ragazzi sono speciali e saranno validi professionisti. Con loro affronteremo i temi della sostenibilità e delle nuove opportunità che stanno cambiando l’intera filiera.
Saranno i testimoni delle trasformazioni del futuro”.
Edoardo Imperiale, direttore generale del Campania Dih – Rete Confindustria, aggiunge: “La rivoluzione digitale sarà al centro del nostro percorso. I protagonisti del progetto saranno centrali nella comunicazione, e ci aiuteranno a trasferire conoscenze e competenze”. Tutor del progetto, per SSIP e Dih, sarà Gaetano Amatruda.
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