Le persone si prendono una pausa dall’informazione
Le persone hanno bisogno di una pausa dalle notizie? Un recente studio, intitolato Taking a Break from News, guidato dal professore di giornalismo Mikko Villi dell’Università di Jyväskylä e composto da ricercatori provenienti da cinque paesi, offre una panoramica completa e articolata dei fattori che determinano l’elusione delle notizie in diversi contesti culturali. La ricerca si basa su interviste con quasi 500 consumatori, ubicati in Finlandia, Argentina, Israele, Giappone e Stati Uniti.
L’’elusione delle notizie non sarebbe legata solamente ragioni personali, ma anche a contesti temporali e socioculturali diversi. In particolare, vengono individuati due fattori che influenzerebbero l’evitamento delle notizie: uno di tipo cognitivo, l’altro di tipo emotivo. Nei fattori cognitivi, sono evidenziati il contesto e il paese di riferimento, mentre i fattori emotivi sono condivisi dal campione, da persone di diversi paesi.
L’allontanamento dal flusso delle notizie non è necessariamente permanente, perché è fortemente legato a una specifica persona, al periodo storico di riferimento e al corso degli eventi che lo caratterizzano. Per quanto riguarda i fenomeni attuali, si può ipotizzare che la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina stanchino molto le persone, tanto da farle allontanare dalle fonti principali di informazione, come internet, telegiornali e giornali.
La negatività trasmessa dai mezzi di informazione
L’elusione emotiva delle notizie, a sua volta, è correlata alle caratteristiche degli eventi comunicati tramite i media che, in gran parte, hanno un carattere negativo. Le notizie tendono a trattare cose spiacevoli e deprimenti, come gravi incidenti, guerre, attacchi terroristici e catastrofi naturali.
In questo modo, quando le persone evitano di aggiornarsi sugli eventi dell’attualità, non dimostrano solamente di essere stanche, ma esprimono anche diversi sentimenti come paura, tristezza e disgusto. Pertanto, l’evitare le notizie di questo genere ha spesso a che fare con l’autoprotezione e col desiderio di evitare una forte tensione emotiva.
Principalmente, sono i giovani adulti – di età compresa tra 18 e 34 anni – a mostrare tale atteggiamento. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, l’elusione delle notizie sarà probabilmente sia cognitiva che emotiva.
Fonte: Leonardo