Perchè Ruggeri non è stato convocato?
“Sta facendo delle analisi, dovete parlare con il dottore. Credo debba osservare qualche giorno di riposo, non ho ancora ben capito il motivo”.
Contro il Torino è stata la miglior partita sul piano offensivo, il gol però non è arrivato. Invece venite puniti al primo errore, pur giocando meglio di quasi tutti gli avversari. Come spiega questi dati?
“Noi vogliamo migliorare giorno dopo giorno, anche noi studiamo le statistiche ed è assolutamente vero che stiamo raccogliendo delle buone prestazioni e non i punti che meritiamo. Per aggressività mi pare che la Salernitana abbia fatto enormi passi in avanti. Dopo la sconfitta con il Torino avevo detto immediatamente in conferenza stampa che la prova era stata positiva, poi è chiaro che il risultato orienta sempre i giudizi. Ci sono dei dettagli che dobbiamo curare: l’ultimo passaggio, la scelta finale in zona offensiva, la riorganizzazione e la lettura di gioco se perdiamo il pallone. Vedo perseveranza negli allenamenti e sono soddisfatto di questi ragazzi, da quando sono arrivato mi viene difficile trovare un solo giorno in cui non ho visto i comportamenti giusti. Ora è tempo di alzare l’asticella, le ambizioni devono essere massime e, con la mente sgombra, possiamo toglierci ancora delle soddisfazioni”.
Domani sarà una partita difficilissima, come affrontare una Roma in grande spolvero ma concentrata anche sulla partita di ritorno in Conferenze League?
“Arrivano da una serie impressionante di risultati utili consecutivi, è una squadra fortissima che gioca con codici che sanno riconoscere bene. A noi tocca mettere in campo tutto quello che facciamo negli allenamenti. Faccio un ragionamento generale: mancano nove partite, giocheremo ogni tre giorni e tutti devono farsi trovare pronti. Basterà conquistare una vittoria per avviarci verso un ciclo positivo, credo fortemente nella possibilità di raggiungere l’obiettivo”.
Chi gioca al posto di Bonazzoli e c’è spazio per Bohinen?
“Nelle ultime settimane vi ho dato qualche indicazione sulla formazione, stavolta preferisco non dire nulla anche perché abbiamo provato tante cose. Siete dei fenomeni perché spesso le indovinate, evidentemente avete qualche cimice all’interno dell’ambiente. Preferisco mantenere un po’ di riserbo”.
Come sta Sepe?
“Sta bene, si è allenato tutta la settimana saltando per precauzione un solo giorno causa influenza. Più che altro una alterazione. Si è riaggregato al gruppo senza problemi”.
Dal punto di vista tisico Mikael è pronto per giocare dal primo minuto?
“Atleticamente stanno crescendo tutti. Inizierà un ciclo di fuoco in cui tutti saranno chiamati in causa”.
Quattromila persone al seguito della Salernitana, quanto può pesare questa componente?
“Il nostro pubblico ha sempre dimostrato di essere di livello superiore anche alla serie A, sono convinto che stanno apprezzando la forza e il coraggio della squadra a cospetto di avversari di livello. Contro formazioni di centro classifica ho sempre visto una Salernitana a caccia della vittoria, non siamo stati bravi a trasformare la prestazione in punti. Noi vogliamo esprimere un certo tipo di calcio affinchè la tifoseria si identifichi con questo gruppo”.
Che partita dobbiamo aspettarci domani?
“La posta in palio è alta, la Salernitana ha voglia di mostrare coraggio e determinazione su tutti i campi e contro ogni avversario. Essere competitivi è l’unica strada per far punti, con la serenità necessaria e il gusto di mettere in campo la domenica quello che proviamo durante la settimana. La Roma è un avversario ovviamente fortissimo e merita massimo rispetto, sfruttano tanto le palle inattive e anche su questo abbiamo lavorato per non farci cogliere impreparati. I dati parlano chiaro, hanno difensori e centrocampisti che segnano tanto da calcio d’angolo. Contro avversari blasonati la concentrazione è fondamentale, poi è chiaro che la qualità giallorossa è elevatissima”.
Quanto aver poco da perdere può incidere positivamente nella corsa salvezza?
“Dipendiamo anche dalle altre, è ovvio. Il distacco dalla quartultima è sempre stato cospicuo, anche perché i recuperi con Udinese e Venezia non si sono ancora giocati. Io sono assolutamente concentrato sulla voglia di fare molti punti già prima della trasferta di Udine e della partita casalinga con i veneti. Noi dobbiamo sbloccarci psicologicamente: accettiamo la distanza dalla zona salvezza, ma allo stesso tempo abbiamo una grandissima voglia di vincere. Purtroppo, pur giocando spesso bene, manca la scioltezza tattica e mentale per gestire al meglio i momenti cruciali delle gare. Ci danno poche chance di restare in serie A, ne siamo perfettamente consapevoli. Noi voglia crederci fino alla fine, con senso di serenità e fame agonistica che devono andare di pari passo. Stiamo facendo di tutto per mantenere la categoria, per creare i presupposti, per seminare in modo produttivo e intelligente. Una vittoria ci consentirebbe di lasciarci le difficoltà alle spalle e di ripartire con rinnovato entusiasmo”.
Ranieri potrebbe giocare dal primo minuto?
“E’ una opzione, mai come in questa settimana abbiamo provato tantissime soluzioni e dipenderà anche dal modulo che sceglierò”.
Strandberg sarà reintegrato?
“Vale quello che abbiamo detto la settimana scorsa: era una situazione definita, alleno i giocatori che ho a disposizione”.
Si aspettava un impatto così positivo di Ederson?
“Ho sempre detto che abbiamo giocatori poco conosciuti, ma destinati a stupire. Allenandolo ti rendi conto di quanto può dare, se mantiene attitudine ad apprendere e fame può arrivare a grandissimi livelli”.
Ribery ha festeggiato 39 anni, il regalo potrebbe essere il primo gol stagionale…
“Lo auguro a lui, a tutti noi. Per fare una grade partita bisogna segnare, anche perchè affrontiamo un avversario di altissima qualità”.