Il progetto coinvolge un totale di 70 alloggi, compresi tra piazza Matteo D’Aiello, via Portacatena, vicolo delle Fornelle, vicolo Santa Trofimena e vicolo degli Amalfitani, per i quali è stato rispolverato e aggiornato un progetto del 2015 che, appunto, ha ottenuto i fondi del Pnrr.
Il problema è che quegli edifici sono abitati, anzi, densamente abitati con nuclei familiari estremamente numerosi, e che per procedere con i lavori queste famiglie, una settantina, dovrebbero essere evacuati. Temporaneamente.
Proprio immaginando il temporaneo trasferimento dei residenti degli alloggi popolari delle Fornelle, il Comune ha accantonato 400 mila euro per trovare delle soluzioni alloggiative alternative. Nella relazione tecnica si specifica che «nei successivi livelli di progettazione si dovranno adottare soluzioni che, tenendo conto della posizione dei fabbricati, della tipologia di interventi da effettuarsi (in ragione della peculiare edilizia disponibile) che consentano di evitare ai gruppi familiari di dover lasciare gli alloggi, anche per lo stretto tempo necessario.
I tecnici del Comune, dunque, proveranno fino alla fine, fino alla presentazione della progettazione definitiva, ad evitare “l’evacuazione”, ma la paura resta, mentre monta la protesta perché i residenti lamentano di non essere stati avvertiti né consultati ed hanno un vero grande timore: «Se ci fanno lasciare le case o non ci fanno più rientrare oppure, considerando i tempi con cui al Comune fanno i lavori, rischiamo di rientrare nelle case dopo anni»…