“In questi giorni abbiamo la necessità di ritrovarci e respirare. Avremmo veramente voluto parlare di altro, ma non possiamo trascurare gli ultimi avvenimenti sulla guerra in Ucraina. Quello che si poteva fare per evitare l’invasione russa andava fatto cinque mesi fa. Bisognerà aspettare l’esito della guerra per vedere qualche novità, non c’è più nessuno che parli di pace, di compromesso onorevole, nessuno parla di cessate il fuoco”.
“Nessuno – dice il Governatore – è attento alla popolazione ucraina che sta vivendo la tragedia. Non c’è alcuna attenzione alle conseguenze economiche di questa crisi, stiamo correndo a rotta di collo verso l’ampliamento della guerra e della tragedia se la guerra si prolunga ci sarà una crisi drammatica in occidente ma non mi sembra ci sia l’attenzione necessaria”.
“Vedo crescere una valanga di conformismo, ideologismo. Tutte le immagini hanno l’obiettivo di dimostrare che l’ampliamento della Nato è una scelta ragionevole per fermare l’invasione, ma anche questo doveva essere valutato prima”.
L’obiettivo di Biden
Il presidente della regione, successivamente, ha parlato del presidente degli Stati Uniti e della sua posizione nel conflitto bellico: “L’obiettivo di Biden è il crollo del regime di Putin. Ovviamente bisognerà capire cosa accadrà dopo. L’unica cosa che si capisce è che, andando avanti per questa strada, lasceremo ai nostri figli 50 anni di tensione. In tutto questo, ovviamente, l’Europa non esiste”.
Il pensiero di De Luca sul premer ucraino
“Zelensky, invece, ha stravinto la battaglia delle comunicazioni. Io ricordo che, quando c’era la fase più acuta dell’epidemia Covid, noi non trovavamo neanche il tempo di respirare. Lui riesce a fare quattro o cinque video al giorno, tutti stilisticamente perfetti. In uno degli ultimi, ancora, ha praticamente fatto la lista della spesa delle armi che occorrono per combattere. Ma siamo sicuri di stare parlando di armi finalizzate alla difesa o di altro? Si può immaginare di sconfiggere militarmente la Russia? E dopo cosa accadrà?”
“L’unica possibilità di raggiungere una pace stabile, è puntare a trovare un compromesso. La Russia ha un grande arsenale nucleare ma, per quanto concerne le armi comuni, l’Ucraina è sicuramente attrezzata meglio. Noi rischiamo una crisi drammatica e mi sembra del tutto insufficiente l’attenzione dedicata a questo aspetto del problema”.