Il percorso formativo mira a formare figure tecniche in quattro ambiti principali: energia rinnovabile, mobilità sostenibile, protezione e controllo ambientale, economia circolare. Lo scopo è quello di formare una figura “smart” in grado di utilizzare correttamente le risorse nel rispetto dell’ambiente e contribuire allo sviluppo sostenibile e al contrasto ai cambiamenti climatici. Rispetto ai corsi di laurea più tradizionali, con questo nuovo percorso formativo l’Università conta di formare figure che avranno un accesso agevolato nel mondo del lavoro.
I green jobs rappresentano una nuova prospettiva di lavoro e richiedono professionalità dotate di conoscenze trasversali, devote a una transizione verde del mondo in cui viviamo.
Il corso prevede: insegnamenti di base, studio di processi di trasformazione e tecnologie innovative, studio delle proprietà chimico-fisiche della materia, sostenibilità ambientale, energetica, delle risorse per la mobilità, sicurezza e normative ambientali, trasferimento tecnologico.
Il corso, anche grazie ad un significativo contributo di attività laboratoriali e tirocini in azienda, formerà alle professioni di esperto ambito del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, fisico nucleare, della produzione di energia termica ed elettrica e del controllo ambientale, della raccolta e trattamento dei rifiuti e della bonifica ambientale. Il laureato in “Scienze e Nanotecnologie per la Sostenibilità” potrà svolgere attività professionale presso industrie di microelettronica, sensoristica, chimiche o operanti nei settori energetici, ambientali e dei beni culturali.
Potrà essere di supporto in nuove imprese ad alta tecnologia anche gemmate dalla ricerca universitaria o industriale (spinoff di ricerca e startup innovative) o in laboratori di Istituti ed Enti di Ricerca quali, per esempio, CNR, INSTM, Enea, INFN e Università. Insomma, una figura particolarmente richiesta dal mercato legata alla “rivoluzione verde” in atto.