sono un napoletano che vive a Salerno da molti anni e per sua libera scelta avendo, ahimè, previsto le invivibilità delle grandi città, Napoli inclusa, già dagli anni ’70 del secolo scorso.
Sono rimasto napoletano anche a Salerno, amo Napoli e voglio bene a Salerno.
E proprio perché voglio bene a Salerno devo segnalare agli amici o fratelli-cugini salernitani che devono liberarsi definitivamente della cultura dell’”anti” ed ancor più di quella dell’anti-napoletanità, cultura che purtroppo non si limita al campo calcistico.
Per andare al concreto: cominciamo quanto prima a far sparire dagli edifici del pieno centro cittadino le scritte “ODIO NAPOLI” che da molti anni deturpano le mura di alcuni palazzi e così forniscono anche ai turisti di passaggio un biglietto da visita culturale avvilente della città di Salerno.
La cosa più triste è che finora non hanno sentito il bisogno di cancellare queste scritte né i proprietari degli edifici imbrattati né tanto meno l’Amministrazione comunale né gli intellettuali salernitani che in questi giorni stanno facendo la morale allo scrittore De Giovanni.
Cominciamo almeno da questo.
Carlo Correra